Detrazioni e deduzioni spese sanitarie nel 730: cosa sono, come funzionano e come ottimizzare i benefici fiscali nella dichiarazione dei redditi

Guida rapida a detrazioni e deduzioni di spese sanitarie.
Total
0
Shares
Detrazioni e deduzioni sanitarie
5
(1)

Quando si parla di spese sanitarie, uno degli aspetti meno noti, ma più importanti riguarda il rimborso fiscale a cui ogni cittadino ha diritto. In Italia, infatti, grazie ai valori legati all’universalità dell’accesso alle cure, è possibile recuperare parte delle spese sanitarie sostenute attraverso gli istituti chiamati detrazioni e deduzioni fiscali. Queste agevolazioni fiscali per le spese sanitarie rappresentano un diritto riconosciuto a ogni contribuente, ma troppo spesso non vengono sfruttate appieno per mancanza di conoscenza o per errori formali nella documentazione richiesta.

Infatti, detrazioni e deduzioni fiscali sono strumenti che, se compresi e utilizzati correttamente, possono fare una notevole differenza sul piano economico. In questo articolo vediamo cosa sono, come si applicano, e quali spese sanitarie rientrano nel perimetro previsto dalla normativa. Cercheremo di far luce sulla differenza tra detrazione e deduzione, chiariremo quali spese sono ammissibili, e condivideremo quali sono le modalità di pagamento e registrazione previste dalla normativa che permettono di ottimizzare la propria dichiarazione dei redditi e alleggerire legalmente il carico fiscale.

Detrazioni e deduzioni: Definizioni e differenze fondamentali

Per capire come funziona il sistema di agevolazioni fiscali per le spese sanitarie, è essenziale distinguere tra detrazione e deduzione. Sebbene i due termini vengano spesso confusi, hanno implicazioni diverse sul calcolo dell’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) su cui viene calcolato l’importo che ogni contribuente deve versare di tasse allo Stato.

  • Le detrazioni fiscali sono importi che si sottraggono direttamente dall’imposta dovuta. Ad esempio, se si ha un’imposta lorda di 2.000 euro e una detrazione di 300 euro, si pagheranno 1.700 euro.
  • Le deduzioni fiscali, invece, riducano il reddito imponibile. Questo significa che si pagano meno tasse perché si parte da una base imponibile più bassa. È il caso, ad esempio, dei contributi previdenziali obbligatori o delle spese mediche per persone con disabilità. Concretamente, se un contribuente ha un reddito complessivo di 40.000 euro e durante l’anno ha sostenuto 3.000 euro di spese mediche per un familiare disabile, queste sono deducibili interamente e comportano che il reddito imponibile dopo la deduzione sia: 40.000 euro (reddito lordo) – 3.000 euro (spese deducibili) = 37.000 euro (reddito imponibile).

In sintesi: la detrazione incide sull’imposta finale, la deduzione sul reddito iniziale.

Le deduzioni e le detrazioni nella dichiarazione dei redditi si riferiscono all’anno solare, cioè  dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno fiscale a cui si riferisce la dichiarazione. Ad esempio, nella dichiarazione dei redditi 2025, si indicano spese sostenute nell’anno solare 2024.

Come calcolare Le detrazioni per spese sanitarie

Nel sistema fiscale italiano, la maggior parte delle spese sanitarie rientra nella categoria delle detrazioni IRPEF al 19%. Tuttavia, la detrazione si applica solo sulla parte eccedente la franchigia di 129,11 euro. Ciò significa che se durante l’anno solare vengono accumulate delle spese sanitarie inferiori a 129,11 euro, non si avrà diritto ad alcuna agevolazione. In caso contrario in cui invece si superino i 129,11 euro, si avrà diritto ad un’agevolazione pari al 19% della somma eccedente la franchigia stessa. Vediamo un esempio pratico:

Se si sono sostenute spese mediche per un totale di 800 euro in un anno, la parte detraibile sarà:
800 – 129,11 (franchigia imposta per legge)= 670,89 euro (importo di spese detraibile al 19%)
Il 19% dell’importo di spesa detraibile, cioè 127,47 euro, è la somma che potrai recuperare in dichiarazione dei redditi.

La franchigia di 129,11 euro per le spese sanitarie detraibili ha un importo che può sembrare "strano" , ma che affonda le sue origini nella storia legata alla conversione dalla lira all'euro. In origine, la franchigia era fissata a 250.000 lire, ma con l’introduzione dell’euro nel 2002, la cifra è stata convertita in 129,11 euro (250.000/1.936,27) e non è mai stata aggiornata ad una cifra tonda.

Le spese sanitarie detraibili più comuni

  • Visite mediche specialistiche e generiche di professionisti sanitari (ad esempio medici, fisioterapisti, ottici, dietisti)
  • Esami diagnostici e analisi di laboratorio
  • Acquisto di farmaci (documentati da scontrino parlante e cioè che riporta informazioni riguardo la natura del prodotto, la quantità acquistata, il prezzo, il codice fiscale del destinatario della spesa)
  • Prestazioni chirurgiche e ricoveri in strutture accreditate
  • Protesi e dispositivi medici certificati (anche occhiali da vista)

La lista completa è disponibile al sito dell’Agenzia delle Entrate.

Per aver diritto alla detrazione è fondamentale conservare tutta la documentazione che ne attesta l’autenticità: fatture, ricevute e scontrini parlanti sono indispensabili per far valere la richiesta di detrazione.

Quando si applicano le deduzioni per spese sanitarie

La deduzione fiscale è prevista per alcune spese sanitarie in specifici casi, in particolare per:

  1. Spese mediche e di assistenza specifica sostenute per persone con disabilità riconosciuta (ai sensi della Legge 104/1992);
  2. Spese sostenute per il personale di assistenza sanitaria e sociosanitaria (es. badanti), nei limiti previsti dalla normativa.

Queste spese possono essere dedotte integralmente dal reddito complessivo, senza applicazione della franchigia, a condizione che siano documentate e legate a un’invalidità certificata.

Si noti che, come riportato dal sito dell’Agenzia delle Entrate, “Tra le spese sanitarie che si possono portare in detrazione rientrano quelle sostenute per conto di un familiare non a carico fiscalmente, se relative a determinate patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica. La detrazione può essere usufruita solo per la parte di spesa che non ha trovato capienza nell’Irpef dovuta dal familiare affetto dalla patologia e nel limite massimo di 6.197,48 euro per anno.

La tracciabilità con pagamento elettronico e la documentazione di prova

A partire dal 2020, la normativa ha introdotto un principio chiave per beneficiare delle detrazioni:

Le spese devono essere tracciabili, ovvero pagate con strumenti elettronici: bancomat, carta di credito, bonifico, Satispay o app di pagamento.
Fanno eccezione i farmaci e i dispositivi medici, per i quali è ammesso anche il pagamento in contanti.

Per essere valide ai fini fiscali, le spese devono essere correttamente documentate:

  • Gli scontrini parlanti devono riportare il codice fiscale del paziente e la natura del prodotto.
  • Le fatture sanitarie devono essere intestate alla persona che richiede la detrazione.

L’utilizzo di una corretta documentazione permette spesso che avvenga una diretta trasmissione al Sistema Tessera Sanitaria (STS) da parte delle strutture e dei professionisti sanitari che supporta la comoda precompilazione del Modello 730 a cui si può accedere dal proprio cassetto fiscale tramite autenticazione con SPID o CIE al sito dell’Agenzia delle Entrate.

Ottimizzazione della dichiarazione dei redditi: Limitazioni e particolarità

Sebbene la detrazione standard sia al 19%, ci sono alcuni casi particolari che meritano attenzione:

  • Per i contribuenti con redditi superiori a 120.000 euro, la detrazione viene progressivamente ridotta fino ad azzerarsi a 240.000 euro di reddito.
  • Alcune spese possono essere detratte in forma cumulativa tra familiari a carico: se, ad esempio, un genitore sostiene spese per un figlio fiscalmente a carico, può detrarle in proprio.

Per informazioni più approfondite e sempre aggiornate, si consiglia di consultare il sito dell’Agenzia delle Entrate o di rivolgersi a un professionista abilitato di fiducia.

Quanto ti ha soddisfatto il contenuto dell'articolo?

Clicca sulle stelle per votare! 😎

Media dei voti 5 / 5. Conteggio dei voti: 1

Non ci sono ancora voti, sii il primo ad esprimerti!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla nostra newsletter

You May Also Like
DRG sanità

Cosa sono i DRG in sanità

I DRG, Diagnosis Related Group, sono uno strumento su cui si basa la remunerazione delle prestazioni ospedaliere all’interno del finanziamento a tariffa. I DRG sono codici di classificazione basati su raggruppamenti omogenei di diagnosi cliniche.
Visualizza Post