I 10 Ordini delle professioni sanitarie in Italia

Gli Ordini delle professioni sanitarie nascono per tutelare cittadini e pazienti dall’asimmetria informativa nella relazione con i sanitari. Oggi hanno un ruolo primario anche nella difesa della sanità pubblica, della qualità delle cure e dello sviluppo tecnico-scientifico.
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Garantendo che i professionisti della salute operino con competenza, etica e in conformità con le normative vigenti, gli Ordini professionali rappresentano un pilastro fondamentale del sistema sanitario. Questi offrono supporto e formazione continua ai loro iscritti, proteggendo al contempo i cittadini e mantenendo alta la fiducia nel sistema sanitario. In un’epoca di rapide innovazioni mediche e cambiamenti normativi, il ruolo degli Ordini professionali è più cruciale che mai per assicurare che la qualità delle cure rimanga elevata e che i diritti di tutti gli attori coinvolti siano rispettati.

A cosa servono gli Ordini professionali: Lato professionista

Per i professionisti della sanità, gli Ordini professionali offrono una serie di benefici essenziali. Innanzitutto, regolano l’accesso alla professione, stabilendo standard formativi che devono essere rispettati per ottenere l’abilitazione alla pratica clinica. Questo garantisce che solo chi possiede le competenze e le qualifiche necessarie possa operare nel settore sanitario. La loro attività di monitoraggio e controllo contribuisce a mantenere alti standard professionali, prevenendo l’abusivismo e garantendo che solo personale qualificato possa esercitare nel settore.

Inoltre, gli Ordini professionali generalmente promuovono l’aggiornamento continuo dei propri iscritti (si veda il sistema di Educazione Continua in Medicina – ECM) attraverso corsi di formazione e aggiornamento, garantendo che i professionisti rimangano al passo con le ultime scoperte scientifiche e tecnologiche. Offrono anche supporto legale e consulenza, aiutando i membri a navigare nelle complesse normative del settore sanitario.

Infine, fondamentale ruolo dei rappresentanti degli Ordini e delle Federazioni è quello di interloquire con le Istituzioni, locali e nazionali, al fine di promuovere, contrattare e vigilare sull’erogazione dei servizi sanitari e su come questi sono pensati ed attuati dalla politica.

A cosa servono gli Ordini professionali: Lato utente e cittadino

Dal punto di vista degli utenti e dei cittadini, gli ordini professionali rappresentano una garanzia di qualità e sicurezza. Essi vigilano sulla condotta dei professionisti, assicurando che rispettino rigorosi standard etici e deontologici. In caso di violazioni o comportamenti scorretti, gli ordini hanno il potere di sanzionare i membri, fino alla loro sospensione dall’Ordine che porta all’impossibilità di svolgere la pratica clinica.

Gli Ordini professionali forniscono inoltre un punto di riferimento per i cittadini che desiderano segnalare problemi o ricevere informazioni sui professionisti iscritti. Questa previsione contribuisce a mantenere un elevato livello di fiducia tra la popolazione e il sistema sanitario. In questo senso, l’attività di prevenzione dell’abusivismo professionale è uno dei cardini degli Ordini professionali che sono impegnati a raccogliere segnalazioni di illegali e a collaborare con le forze dell’ordine (generalmente i NAS) per tutelare la salute pubblica.

Come influenzano il mondo sanitario gli ordini professionali

Gli Ordini professionali, in quanto Enti non economici sussidiari dello Stato, influenzano il mondo sanitario in vari modi. Ad esempio, attraverso le Associazioni tecnico-scientifiche di riferimento, incidono sulle linee guida e sui protocolli che orientano le pratiche cliniche, contribuendo a uniformare i trattamenti e a migliorare la qualità delle cure. Inoltre, collaborano con le Istituzioni governative attraverso i Ministeri di competenza, per elaborare normative e politiche sanitarie, assicurando che la voce dei professionisti sia rappresentata nelle decisioni che riguardano la sanità pubblica.

I riferimenti normativi

Gli Ordini professionali sono regolati da una serie di leggi e normative che ne giustificano l’esistenza e il funzionamento. In Italia, la legislazione che sostiene e definisce il ruolo degli Ordini professionali è contenuta in diverse disposizioni normative. Questi riferimenti normativi sono fondamentali per garantire che gli Ordini professionali operino in conformità con le leggi e i regolamenti nazionali, assicurando standard di qualità e protezione sia per i professionisti che per i cittadini.

  • Legge 3/2018 (“Legge Lorenzin”): Introduce importanti novità riguardo alla governance e al controllo delle professioni sanitarie, stabilendo criteri di accreditamento e aggiornamento professionale.
  • Legge 24/2017 (“Legge Gelli-Bianco”): Stabilisce le disposizioni per la sicurezza delle cure e la responsabilità professionale, rendendo più chiari i ruoli e le responsabilità degli ordini.
  • Decreto Legislativo 502/1992: Definisce la riforma dell’assistenza sanitaria e delle professioni sanitarie, inclusa la funzione degli ordini.

Prima del 1992, hanno avuto un impatto significativo sulla regolamentazione delle professioni sanitarie la:

  • Legge 741/1981: Riforma l’ordinamento professionale dei medici e degli odontoiatri, stabilendo la creazione degli ordini professionali e il loro ruolo nel garantire la qualità della pratica medica e odontoiatrica.
  • Legge 251/1990: Introduce nuove disposizioni per le professioni sanitarie, riguardanti in particolare l’ordinamento e la formazione continua dei professionisti.

I 10 Ordini professionali in Italia

In Italia, come riportato nel sito ufficiale del Ministero della Salute, gli Ordini professionali nel settore sanitario sono numerosi e coprono le diverse specializzazioni delle famiglie professionali. Per avere contezza e reattività rispetto alle frammentarie questioni locali (si ricordi che la materia sanitaria è secondo il Titolo V della Costituzione appannaggio regionale), gli Ordini professionali sono organizzati come Enti autonomi a livello locale (di solito rappresentano gli iscritti di una provincia, o di intere regioni) e raggruppati in Federazioni Nazionali le quali hanno un ruolo d’indirizzo per omogeneizzare l’attività su tutta la penisola. Di seguito un elenco delle principali Federazioni italiane, con i rispettivi siti web, anno di istituzione e numero di professionisti iscritti.

  1. Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO)
    • Anno di istituzione: 1910
    • Numero di professionisti: circa 460.000
  2. Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI)
    • Anno di istituzione: 1954
    • Numero di professionisti: circa 450.000
  3. Federazione Nazionale degli Ordini dei Farmacisti (FOFI)
    • Anno di istituzione: 1912
    • Numero di professionisti: circa 100.000
  4. Federazione Nazionale degli Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP)
    • Anno di istituzione: 1965 (ampliata nel 2018)
    • Numero di professionisti: circa 230.000
  5. Federazione Nazionale degli Ordini delle Ostetriche (FNOPO)
    • Anno di istituzione: 1954
    • Numero di professionisti: circa 21.000
  6. Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari (FNOVI)
    • Anno di istituzione: 1908
    • Numero di professionisti: circa 30.000
  7. Ordine Nazionale dei Biologi (ONB)
    • Anno di istituzione: 1967
    • Numero di professionisti: circa 50.000
  8. Federazione Nazionale degli Ordini degli Psicologi (FNOP)
    • Anno di istituzione: 1989
    • Numero di professionisti: circa 120.000
  9. Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali (CNOAS)
    • Anno di istituzione: 1993
    • Numero di professionisti: circa 45.000
  10. Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti (FNOFI)
    • Anno di istituzione: 2022
    • Numero di professionisti: circa 70.000

Gli omologhi internazionali

A livello internazionale, molti paesi hanno strutture simili per regolare le professioni sanitarie, generalmente Enti che raggruppano a livello nazionale tutte le famiglie professionali insieme. Ecco alcuni esempi e i loro siti web:

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