Guida completa all’autorizzazione e all’accreditamento sanitario

L’autorizzazione e l’accreditamento sanitario sono i processi normativi di riconoscimento del possesso di standard qualitativi minimi che le strutture sanitarie devono rispettivamente dimostrare di avere per esercitare attività sanitaria e per essere abilitati ad erogare prestazioni per conto del Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
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Autorizzazione e Accreditamento sanitario
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L’autorizzazione e l’accreditamento sanitario sono i processi normativi di riconoscimento del possesso di standard qualitativi minimi che le strutture sanitarie devono rispettivamente dimostrare di avere per esercitare attività sanitaria e per essere abilitati ad erogare prestazioni per conto del Sistema Sanitario Nazionale (SSN).

Inquadramento normativo dell’autorizzazione e dell’accreditamento sanitario

In Italia, l’accreditamento e l’autorizzazione sanitaria sono due strumenti normativi fondamentali per garantire la qualità e la sicurezza dei servizi erogati dalle strutture sanitarie e sociosanitarie. Accanto a questi, alcuni sistemi sanitari regionali ammettono, per le configurazioni sanitarie più semplici, come ad esempio l’apertura di uno studio professionale di fisioterapia, anche la sola comunicazione di inizio attività.

L’autorizzazione, disciplinata principalmente dal Decreto Legislativo 502/1992 e successive modifiche, è un requisito preliminare che attesta la conformità delle strutture agli standard minimi strutturali, tecnologici e organizzativi stabiliti dalla legge regionale e nazionale. Essa è necessaria per l’apertura e il funzionamento delle strutture sanitarie, pubbliche e private. Spesso, l’autorizzazione è soggetta a frammentarie procedure normative locali specifiche per Azienda Sanitaria Locale (ASL) di competenza.

L’accreditamento, invece, rappresenta un processo successivo all’accreditamento e volontario attraverso cui una struttura già autorizzata ottiene il riconoscimento di idoneità a fornire prestazioni per conto del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L’accreditamento richiede il rispetto di criteri di efficienza, appropriatezza e continuità assistenziale, con verifiche periodiche da parte delle autorità sanitarie locali competenti.

Entrambi gli strumenti sono parte di un sistema di controllo integrato che mira a proteggere il diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana, assicurando standard elevati nelle cure e nella gestione della risposta al bisogno di salute che nel panorama odierno prevede una connivenza tra pubblico e privato.

Le differenze tra l’autorizzazione e l’accreditamento sanitario

Riguardo alle fasi di autorizzazione e accreditamento, le tempistiche e le procedure specifiche variano a livello locale ed il processo può richiedere mesi tra la presentazione della domanda, le verifiche e l’eventuale rilascio o rinnovo del provvedimento.

L’autorizzazione, la prima fase di riconoscimento di una nuova attività sanitaria, non abilita la struttura che consegue questo provvedimento ad operare a nome del SSN, ma questa possibilità è perseguibile solo dopo il rilascio dell’accreditamento che prevede di dimostrare il possesso di requisiti minimi (come ad esempio: standard minimi di infrastruttura, attrezzature, tecnologie, strumenti adoperati) di qualità per le prestazioni che si intende erogare nel regime pubblico. Questo si ottiene tramite procedure che prevedono dei passaggi principali quali la verifica di indicatori chiave di valutazione, sessioni di audit, e fasi burocratiche di approvazione.

Per effettivamente operare come struttura accreditata è necessario infine definire degli accordi e stipulare dei contratti tra l’ASL e struttura accreditata. Questi contratti, a regia regionale, formalizzano le condizioni del rapporto, i tetti di spesa mensili condivisi, gli obiettivi della struttura, la quantità di prestazioni erogabili nonché i tempi d’attesa da assicurare.

In genere, l’autorizzazione deve essere richiesta al momento dell’apertura della struttura sanitaria ed è obbligatoria anche per le strutture in cui operano singoli professionisti sanitari. L’autorizzazione è il provvedimento con cui si concede a livello locale, previo verifica dell’esistenza dei requisiti minimi previsti dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 14 del 1997, l’esercizio di attività sanitarie a soggetti pubblici e privati.

Autorizzazione ed accreditamento hanno una durata prestabilita, spesso 3 o 5 anni, in base alle leggi regionali. Mentre le procedure per il rinnovo dell’autorizzazione sono snelle, per l’accreditamento, prima della scadenza, la struttura deve richiedere il rinnovo, che prevede una nuova valutazione completa. Durante il periodo di validità, possono essere effettuati controlli straordinari, ad esempio in caso di segnalazioni, eventi avversi o modifiche significative della struttura. Gli aggiornamenti richiedono un costante adeguamento alle normative e ai protocolli di qualità, favorendo l’adozione di innovazioni e buone pratiche.

Tre peculiarità: la certificazione, l’accreditamento professionale e quello parziale

  1. A differenza dell’autorizzazione e dell’accreditamento, la certificazione, invece, è un riconoscimento rilasciato da enti terzi che attesta la conformità di specifici processi o sistemi di gestione (ad esempio qualità e sicurezza) a standard internazionali, come le norme ISO. Mentre l’accreditamento in sanità è obbligatorio per operare nel SSN, la certificazione è volontaria e applicabile a settori specifici. Tra le certificazioni più note in sanità si citano quelli del Network della Joint Commission International (JCI).
  2. Per i Medici di Medicina Generale (MMG) o “medici di famiglia”, esiste uno specifico processo di accreditamento che si distingue da quello “istituzionale” precedentemente descritto e che prende il nome di accreditamento professionale. Questo segue modalità specifiche, poiché l’attività di un MMG è regolamentata da accordi nazionali e regionali con il Servizio Sanitario Nazionale e Regionale. Gli MMG non sono soggetti a un processo formale di accreditamento come le strutture sanitarie, ma il loro rapporto con il sistema è regolato da requisiti di idoneità e formazione secondo il sistema di Educazione Continua in Medicina (ECM).
  3. Infine, poiché alcune strutture sanitarie di carattere privato si distinguono per particolari competenze specialistiche e risultano all’avanguardia in un settore specifico, queste possono richiedere di essere accreditate al SSN solo per quel servizio. Infatti, nonostante queste strutture siano in parte organizzate in modo privato ed autonomo, per le prestazioni accreditate sono collegate direttamente alle liste d’attesa del SSN tramite il servizio integrato del Centro Unico di Prenotazione (CUP).

Sfide ed opportunità dell’autorizzazione e dell’accreditamento sanitario

I processi di accreditamento e autorizzazione sanitaria offrono numerosi vantaggi e opportunità per il sistema sanitario, le strutture, i professionisti e i pazienti.

Per le strutture sanitarie, rappresentano un’opportunità di miglioramento continuo, poiché l’accreditamento richiede l’adozione di protocolli basati su evidenze scientifiche e il monitoraggio costante delle performance. Questo favorisce un’organizzazione più efficace, con ricadute positive sulla soddisfazione dei pazienti e sull’immagine dell’ente.

Per i professionisti, i processi promuovono una formazione costante e lo sviluppo di competenze innovative, aumentando la qualità dell’assistenza. Inoltre, l’accreditamento consente l’accesso al Servizio Sanitario Nazionale, ampliando la platea di utenti e le opportunità di finanziamento.

Per i pazienti, si traduce in una maggiore trasparenza, con la certezza di ricevere cure adeguate in strutture monitorate. Infine, questi processi rafforzano la fiducia reciproca tra istituzioni, operatori e cittadini, consolidando un sistema sanitario più equo e sostenibile in quanto garantiscono standard elevati di sicurezza e qualità, tutelando il diritto alla salute e promuovendo l’efficienza nell’erogazione dei servizi.

Pur essendo fondamentali per garantire la qualità e la sicurezza dei servizi, i processi di accreditamento e autorizzazione sanitaria presentano sfide e ostacoli significativi per le strutture sanitarie, i professionisti e le istituzioni. Uno dei principali problemi è rappresentato dalla complessità e dall’onerosità delle procedure, che richiedono risorse economiche, tecnologiche e organizzative considerevoli, spesso difficili da sostenere per le strutture più piccole o meno finanziate.

Inoltre, la variabilità delle normative locali e regionali può generare disomogeneità nei requisiti e negli standard, complicando il processo di adeguamento per le organizzazioni che operano in più territori. Anche la rigidità burocratica e i tempi lunghi per l’ottenimento delle autorizzazioni e degli accreditamenti possono costituire un freno, ritardando l’accesso ai servizi per i cittadini.

Un’altra sfida è il mantenimento degli standard richiesti nel tempo, che implica monitoraggi costanti e aggiornamenti continui, spesso ostacolati dalla scarsità di personale e dall’elevata pressione operativa. Infine, l’assenza di un dialogo efficace tra le strutture e le autorità competenti può rendere il sistema percepito come restrittivo anziché come un’opportunità di miglioramento, rischiando di minare la motivazione e l’engagement dei sanitari.

Riferimenti regionali per l’autorizzazione e l’accreditamento sanitario

In futuro le nuove tecnologie e la digitalizzazione dei processi sanitari ricopriranno un ruolo centrale per l’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture sanitarie. Per questo è necessario essere costantemente aggiornati sulle più aggiornate indicazioni locali al riguardo. Di seguito perciò un elenco delle Regioni italiane con l’indicazione dell’ente regionale responsabile del rilascio dell’autorizzazione e dell’accreditamento sanitario, insieme al relativo link alla pagina di riferimento.

Abruzzo

Alto Adige/Südtirol

Basilicata

Calabria

Campania

Emilia-Romagna

Friuli Venezia Giulia

Lazio

Liguria

Lombardia

Marche

Molise

Piemonte

Puglia

Sardegna

Sicilia

Toscana

Trentino

Umbria

Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste

Veneto

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